Francesco Sattin

Ciao, sono Francesco Sattin, Kioske per gli amici. 

Sono nato nel marzo 1972 a Vicenza da genitori padovani e anche mio fratello è patavino: insomma, ho vissuto un derby in casa fin da piccolo. 

Sono cresciuto nel quartiere operaio dei Ferrovieri, erano gli anni delle droghe pesanti eppure noi bambocci giocavamo a calcio dalla mattina alla sera nel campetto adiacente al ritrovo dei ragazzi di strada. Una scuola di vita che era comune, in quegli anni, una sorta di liceo diffuso.

Ero uno come tanti, anche ai miei genitori i professori dicevano sempre “Il ragazzo potrebbe fare di più”. 

Appena sconfinato nella maggiore età, dopo anni da autostoppista in giro per il nord Italia, ho scoperto gli Inter-rail e l’Europa. 

Viaggiare mi ha dato un’identità, ha plasmato il mio modo di essere: mi si è aperto un mondo da cui non sono più tornato indietro, perché viaggiare, in fondo, è ancora oggi la mia massima aspirazione. Talvolta è come se avessi la testa da un’altra parte, vai a sapere se a Queen’s Park a Londra o a Kalkan in Turchia; tuttavia cerco di vivere adesso e qui. Ma non sempre ci riesco.

Sono impiegato come responsabile acquisti in una azienda illuminotecnica, vivo e lavoro a Dueville in provincia di Vicenza. Sono sposato con Barbara e ho due figli, Mara e Marco. 

Avendo studiato ragioneria ed avendo sempre lavorato, diciamo così, immerso nei numeri, a metà dei quaranta ho voluto diluire l’oceano di 5 e di 0 con tante S e tante O, così ho ripreso a fare quello che mi è sempre venuto naturale: scrivere.

Nel 2018, spinto da cari amici, ho partecipato per la prima volta a un concorso di ingegno creativo locale, Fantastico2018, vinto col racconto “Il candore della Marogna”, premiato dal maestro Bepi DeMarzi e recentemente pubblicato nella raccolta “Racconti dal Veneto 2022”, Historica edizioni.

Nel 2020 l’esordio editoriale con la raccolta di racconti veneto londinesi “Facce da tubo”, un insieme di storie agro-metropolitane per i tipi di Echos edizioni. 

Nello stesso periodo ho registrato con l’amico Davide/Alien il Cd degli Al.Ki Project “11 songs as useless as an ashtray on a motorbike”, in cui ci siamo divertiti a rivedere i racconti di “Facce da tubo” sotto diverse prospettive, accedendo a svariati generi musicali e a parecchie bottiglie di vino.

È del 2022 la pubblicazione, sempre per Echos, del romanzo di crescita corale “Pane e Oppi”, un omaggio elegantemente underground alla mia Vicenza che ha ottenuto il patrocinio del Comune di Vicenza per i contenuti storico culturali legati alla mia città.

Amo giocare a calcio a cinque (qualche volta a sei) con cui cerco di tenermi in forma, e a Fantacalcio con un gruppo goliardico di amici col quale la forma fisica viene duramente messa a repentaglio (la mia squadra si chiama Ajeje Brazov FC). 

Non potrei fare a meno di amori, affetti e amicizie in primis; e poi della musica (in particolare punk/rock), dei viaggi, della scrittura, della birra e del vino.

E del creare legami e sinergie.

 

Permettetemi di lasciare il link ai miei libri:

https://www.echosprime.it/it/francesco-sattin-facce-da-tubo/

https://www.echosprime.it/it/francesco-sattin-pane-oppi/

Per chi volesse contattarmi:

kioske72@gmail.com

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