“Destinazione Pyramiden” IT’S OUT

IT’S OUT! Quanto mi piaceva questa scritta quando appariva nelle riviste musicali ad annunciare l’uscita di un nuovo album. Così me la faccio e me la godo nel titolo di questo articolo.

A fine aprile di quest’anno è uscito per i tipi di CSA editrice il mio ultimo lavoro, il romanzo “Destinazione Pyramiden”.

Rispetto ai precedenti libri, ossia la raccolta di racconti agro metropolitani “Facce da tubo” e il romanzo di crescita corale “Pane & Oppi” che costituisce un omaggio a Vicenza e alla vita, con DP ho voluto solcare nuovi sentieri e dedicarmi maggiormente al mondo dell’interiorità.

Ne risultano due novità: la prima è che il luogo è uno e unico, una ghost town situata nelle isole Svalbard dove un tempo il governo sovietico esercitava attività estrattive a favore dell’URSS; la seconda è nel fatto che i personaggi sono pochi, rarefatti, e fungono quasi da contorno.

I veri protagonisti, come ovvia conseguenza, divengono il Grande Nord (e la sua asprezza) e l’ingegner Selvatico (con tutte le sue debolezze umane).

Credo ne sia uscito, nel complesso, un lavoro intimista, foriero di forza e fragilità al contempo. Il continuo rimbalzare da situazioni depressive a personaggi allegri, o da istanti entusiasmanti a compagnie avvilenti, ci ricorda quanto un’esistenza possa essere altalenante.

Ma non è dei contenuti di “Destinazione Pyramiden” che volevo scrivere. Quelli li potete trovare nel booktrailer del libro all’indirizzo youtube :

https://www.youtube.com/watch?v=LyvZfHysQEY

oppure nei numerosi siti di vendita online, tutti ne riportano la sinossi.

Parliamo invece di alcuni aspetti di contorno, tanto per cambiare visione.

Ho iniziato a scrivere il romanzo nel 2022, appena conclusa la stesura di “Pane & Oppi”. Il finale di P&O è molto positivo, un manifesto dei luoghi meno noti di Vicenza e dell’ottimismo. Ho dovuto forzarmi un poco per arrivare a tali livelli di buonismo verso ciò che stavo scrivendo. Ecco, altrettanto ho dovuto forzare qui in DP per calcare la mano su interiorità, pessimismo a gocce, visione molto critica del mondo e della direzione che sta prendendo. Del resto, credo che il vero esercizio per uno scrittore sia spersonalizzarsi in funzione dell’intenzione che si intende passare al lettore. In questo caso un invito ad analizzare la direzione che gli esseri umani stanno prendendo. Ma al di là di ciò, senza catalizzare l’attenzione su argomenti che meriterebbero seriamente spazio: cambiare è stimolante! Prendiamo il mondo della produzione musicale: ci sono band e artisti che sono sempre uguali a sé stessi. Bello e rassicurante per i fans da un lato, brutto e noioso per altri fans dall’altro. Probabilmente esistono band nate per taluni fans che cercano sempre una stessa cosa precisa e altre nate per altri fans che amano venir spiazzati. Come tutto, va a gusti e a modi di “funzionare”. Si tratta di trovarsi tra produttori e consumatori di musica.

Torniamo al 2022. Avevo intenzione, appunto, di scrivere una storia ben diversa da P&O ma dovevo ancora capire dove ambientarla, finché un giorno mio figlio non mi fece vedere un documentario su Pyramiden, la ghost town sovietica alle Svalbard, un ex villaggio di minatori. Mi bastarono poche immagini per decidere che quello era il posto che cercavo, aveva tutti quegli elementi che solo un luogo abbandonato può mantenere. C’era un ambiente ostico. C’era la solitudine. E quintali di oggetti pregni di cultura d’oltrecortina. I successivi due mesi li ho trascorsi a ricercare info, video, foto, e soprattutto sensazioni.

Non deve essere facile scrivere da professionisti, con delle scadenze da rispettare per potersi mantenere, ma non è facile nemmeno da non prof. Ho fatto un conteggio spannometrico: tra progettazione, scrittura, rilettura, correzioni e altro, arrivare alla pubblicazione di un libro mi richiede circa 400 ore di impegno e dedizione. Non è banale ricavarsi questo tempo con un lavoro, una famiglia, degli amici e altri hobby, quindi ringrazio famiglia, amici e conoscenti se talvolta non mi sentono molto presente e portano pazienza. Sappiate che mi dispiace (ma so che lo sapete), tuttavia ogniqualvolta arrivo a finire il manoscritto e l’oggetto libro prende forma, è come se quell’insieme di pagine incollate si girasse su sé stesso, aperto a metà, e iniziasse a svolazzare verso di voi, e questo non mi dispiace affatto.

Poi c’è questa cosa che volevo dire: mi è sempre piaciuto scrivere e ho sempre percepito interesse per il mio modo di scrivere. Eppure a 14 anni, nel momento della scelta dell’istituto superiore, scelsi di frequentare ragioneria solo perché era l’istituto più vicino a casa, così potevo svegliarmi il più tardi possibile. Questo era il mio grado di maturità a 14 anni. Non che a 41, a numeri invertiti, fosse tanto maggiore.

Tuttavia troverei giusto che la scuola dell’obbligo durasse un paio di anni in più per permettere una maggior maturazione del caco.

Non sto dicendo di aver sbagliato strada, sono soddisfatto, però avrei dovuto dare maggior spazio a quella parte di me che scriveva tutto ciò che gli passava per la testa nei temi e nei diari di scuola, o che scriveva i testi musicali della band a vent’anni, o pensieri su un foglietto volante durante viaggi in treno, o racconti fantastici sulla propria squadra di fantacalcio. Perché penso che avrei dovuto scrivere di più, dando più spazio a questo aspetto?

Il mondo può fare a meno dei miei scritti, è ovvio. Del resto, scrivo molte ovvietà. Tuttavia, sono io che non posso fare a meno di scrivere.

troverei giusto che la scuola dell’obbligo durasse un paio di anni in più per permettere una maggior maturazione del caco.

Insomma, queste righe per dire che: sia che vi piaccia nuotare, che vi piaccia cantare o che vi piaccia l’idea di camminare e raggiungere vette; andate in piscina, lanciatevi al karaoke o in una band, andate ogni week end in montagna. Seguite il flusso. Leggetevi dentro: qual è il ruolo che percepite come vostro?

Dovevo parlare di “Destinazione Pyramiden”.

Ma a questo punto è inutile, è già ora di leggerlo.

Il volume è in vendita nelle migliori librerie e nei siti di vendita on line.

Si può acquistare anche direttamente dallo shop dell’editore: www.csaeditrice.it 

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Francesco Sattin

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